
White chimneys at Champagne vent site, NW Eifuku volcano. Pubblico dominio, via Wikimedia Commons
Source National Oceanic and Atmospheric Administration http://oceanexplorer.noaa.gov/explorations/04fire/logs/hirez/chimneys_hirez.jpg
23 gennaio 2025 ore 17,30
Complesso Sant’Eufemia, Largo Sant’Eufemia, 19 – Aula B.04
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
UNIMORE NELLE PROFONDITÀ DEGLI OCEANI.
Negli abissi risorse e sfide future per l’umanità
Daniele BRUNELLI Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Unimore
L’evento fa parte delle celebrazioni per gli 850 anni di Unimore
A conclusione sarà possibile visitare il Museo Universitario Gemma
SECONDO appuntamento del Ciclo di Conferenze
Il Patrimonio culturale: ieri, oggi, domani
a cura di Milena Bertacchini
Info: museo.gemma1786@unimore.it – 059.2055873-5811
Si ringrazia della collaborazione il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Unimore
I fondali marini sono ricchissimi di minerali di grande interesse economico come cobalto, manganese, nickel, oro e terre rare. Mentre si rilancia l’esplorazione per i giacimenti terrestri, le grandi compagnie minerarie e vari Stati hanno lanciato la corsa alle risorse oceaniche. Il loro sfruttamento nasconde insidie pesantissime per gli ecosistemi sottomarini e biodiversità.
Daniele Brunelli arriva a Unimore nel 2007 dopo aver svolto 4 anni di postdoc nei laboratori dell’Institut de Physique du Globe de Paris con cui collabora tuttora attivamente. Svolge ricerche sulle dorsali negli oceani Indiano e Atlantico. Ha partecipato a 17 spedizioni oceanografiche, è professore invitato all’Università Paris Diderot-Paris, all’Institut de Physique du Globe de Paris e all’Institut Universitaire Europeén de la Mer. È adjunct researcher al Woods Hole Oceanographic Institution di Boston e ricercatore associato al CNR–IGAG, Roma. Ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni su riviste internazionali tra cui Nature e Science e invited talk in varie università nel mondo.
Nel 2023 è stato nominato dal Ministero degli Esteri quale rappresentante dell’Italia per il piano di protezione ambientale dell’Oceano Indiano nell’ambito del Regional Environmental Management Plan (REMP) sotto l’egida della International Seabed Authority (ISA), un’organizzazione internazionale indipendente delle Nazioni Unite.