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Agnolo Bronzino, Ritratto di Bia de’ Medici – 1542
Studente: Raissa Belloi

 

Le perle nel quadro e nell’arte

Una perla è una struttura globosa formata da strati concentrici di aragonite (carbonato di calcio) deposti da molluschi, in prevalenza ostriche.

La perla in passato era ritenuta un simbolo di purezza oltre che un oggetto prezioso. A Firenze si era affermato l’uso di collane di perle di tal pregio e di tale lunghezza da costringere Cosimo de’ Medici a promulgare una legge che proibiva ai cittadini l’uso di collane di valore superiore a 500 scudi.
Ma questa legge non toccò le abitudini delle nobildonne, che la ignorarono continuando ad ornarsi di splendide collane. A tal proposito è significativo il ritratto di Bia, figlia naturale di Cosimo I de’ Medici, realizzato da Agnolo Bronzino, in cui la fanciulla indossa alla sua tenera età, una collana di perle.
Nel XVI secolo, era Venezia a detenere il primato per l’acquisizione delle perle e delle pietre preziose.

Gli orecchini con perle a goccia sono impreziositi da due diamanti, forse il riferimento alla nobile famiglia d’origine. In contrasto con la consuetudine sociale di ornare di perle le donne adulte, sposate la piccola ne indossa un vezzo che la propone come una giovane fanciulla dotata di castità e purezza

Riferimenti
http://www.unarosadoro.com/leperle.html
Malaguzzi Silvia., Oro, gemme e gioielli, 2007

 

Esperienza dello studente
“Ho usato i polychromos per restare fedele ai colori dell’opera. Ho scelto quest’ultima perché mi piaceva la collana di perle e come è stata rappresentata.”

Il Ritratto di Bia de’ Medici è un dipinto a olio su tavola di Agnolo Bronzino, databile al 1542 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Bia, diminutivo di Bianca, nata nel 1536 o 37, figlia naturale di Cosimo I de’ Medici. Al collo la bambina indossa una catenina dalla quale pende un medaglione col profilo di Cosimo de’ Medici. Bia è la figlia naturale del duca, scomparsa in tenera età nel 1542. Il ritratto venne eseguito in tutta probabilità postumo, come ricordo della bambina.

Lo sfondo azzurro si accende attorno al volto, evidenziandolo. La luce fredda e l’assenza di effetti chiaroscurali forti accentuano la levigatezza dell’incarnato e fanno del ritratto una sublime idealizzazione. Lo sguardo è rivolto con intensità allo spettatore e l’espressione ricerca l’assenza di emozioni.

Tratto: https://it.wikipedia.org/wiki/Ritratto_di_Bia_de%27_Medici

Ubicazione quadro: https://www.virtualuffizi.com/ritratto-di-bia-de%27-medici.html

Fumetto:
Il titolo della storia inventata da Raissa Belloi è “Magici gioielli” realizzato con grafite su tavola A3.

Esperienza dello studente:
“Il mio fumetto racconta di una bambina nata ceca che piange nella sua stanza perché non ci vede. Ad un certo punto arriva una fata e trasforma le sue lacrime in perle fino a formare una collana a forma di occhio. La fata gliela consegna e la bambina inizia a vedere.”

 

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Bronzino: Ritratto di Bia de’ Medici -1542