La Collezione di Minerali provenienti da tutto il mondo occupa le vetrine espositive metalliche illuminate, situate lungo i corridoi A e B del Museo, nelle quali sono collocati minerali provenienti da tutto il mondo, che vengono suddivisi su base chimica in nove classi:

1. elementi nativi; 2. solfuri e arseniuri; 3. alogenuri; 4. ossidi e idrossidi; 5. carbonati; 6. solfati e cromati; 7. fosfati e arseniati; 8. silicati; 9. composti organici. I più comuni minerali esposti come calcite, gesso, quarzo ecc., sono a loro volta organizzati per aree geografiche; mentre la classe più numerosa è quella dei silicati costituita da moltissime ed importantissime specie.

Oro (Transilvania, Romania)

Gli esemplari delle vetrine, rappresentativi del patrimonio di minerali di “Gemma 1786”, in gran parte appartenevano a Collezioni della Famiglia Estense e, come i nomi dei luoghi di provenienza testimoniano (Boemia, Stiria, Transilvania ecc.), provenivano da molte zone dell’Impero Asburgico. La scelta dei campioni in mostra, imposta da esigenze espositive, ha cercato in particolare di dare una risposta ad alcune delle più frequenti domande poste dai visitatori: si è così intenzionalmente voluto mettere in evidenza soprattutto le finalità didattiche del museo, richiamando il colore, la purezza, la forma ecc. dei materiali come, ad esempio, il giallo intenso dello zolfo, le iridescenze dell’ematite, la trasparenza e l’abito dei cristalli di gesso. Non è poi stata trascurata l’importanza scientifica di taluni esemplari, alcuni molto rari, come la cobaltite, o perché dotati di particolari caratteristiche cristallografiche, come ad esempio la fluorite che, irradiata dai raggi ultravioletti di una lampada di Wood, può presentare luminosi effetti di fluorescenza. La visita ha inizio dalla prima vetrina a sinistra del corridoio A dove sono esposti gli elementi nativi (classe 1). In essa sono collocati numerosi campioni di intenso colore giallo di zolfo, provenienti dalla Sicilia, e da alcuni esemplari di metalli nobili: in aggregati filamentosi (Cu: rame e Ag: argento), in masse compatte (rame) o in pagliuzze come quelle di oro (Au) provenienti dalla Boemia. I solfuri (classe 2) sono composti dello zolfo con elementi metallici. Tra i numerosi campioni presenti risaltano gli aggregati in cristalli prismatici allungati di antimonite (o stibina, Sb2S3) di color grigio piombo e lucentezza metallica di provenienza toscana, ungherese o giapponese, che contrastano con le iridescenze blu indaco della covellina (CuS) campionata in Jugoslavia. Molto raro è l’hauerite (MnS2), un solfuro di colore bruno rossastro dal regolarissimo abito ottaedrico proveniente da una cava, da anni abbandonata, di Raddusa (Sicilia).

Zolfo (Sicilia, Italia)

Gli alogenuri (classe 3) sono sali minerali composti. Splendido è l’esempio di salgemma (il comune sale alimentare, NaCl) della Sicilia. Di esso è soprattutto evidente l’abito cristallino cubico, tipico di questo minerale il quale, talora, può presentare una colorazione blu violacea come nell’esemplare esposto che proviene da Realmonte (Sicilia). La fluorite (CaF2) è un altro alogenuro dalle diverse colorazioni ma che, se pura, è perfettamente incolore, come nel campione esposto raccolto in Inghilterra.
La classe degli ossidi e idrossidi (classe 4) è costituita da numerosi esemplari di quarzo (SiO2) dall’abito prismatico bipiramidato, spesso in aggregati anche di notevoli dimensioni. Pregevoli sono quelli ialini (perfettamente trasparenti) che talora racchiudono al loro interno minuti cristalli di rutilo, di anfibolo o lamine di mica. Interessante è il campione di cassiterite (SnO2) geminato “a becco di stagno”, lucente e dal tipico colore bruno scuro; del tutto particolare, soprattutto per la storia a cui è legato, è l’esemplare di pirolusite (MnO2) proveniente dall’Egitto. Questo minerale, che raramente si trova in cristalli, fu raccolto da un giovane reggiano mandato in quelle terre lontane dal Duca d’Este Francesco IV. Le forme che può presentare la calcite (CaCO3), della famiglia dei carbonati (classe 5), sono numerosissime, bellissime e bizzarre: dagli esemplari di calcite geminata e perfettamente trasparente, agli aggregati di dolomite [CaMg(CO3)2] romboedrica, alla rarissima aragonite coralloide (CaCO3) proveniente dalla Stiria (Austria sud-orientale). Splendidi sono pure i colori di altri carbonati: dal rosa della rodocrosite (MnCO3), al blu violaceo dell’azzurrite [Cu3(OH)2CO3], al verde zonato della malachite [Cu2(OH)2CO3].

Gesso (Vezzano sul Crostolo, Reggio Emilia)

I solfati (classe 6) sono rappresentati da numerosi campioni di gesso (CaSO4 . 2H2O) in cristalli tabulari o prismatici, da incolori a gialli fino a bruni. Splendido è il cristallo proveniente dagli affioramenti evaporitici messiniani di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia), dall’aspetto perfettamente trasparente e che pare una punta di lancia in equilibrio su una roccia. Bellissimi sono anche i campioni di celestina (SrSO4) in cristalli prismatici candidi e lucenti, spesso associati a zolfo, provenienti da diverse località siciliane.
Raro, tra i cromati (classe 6) è la crocoite (PbCrO4), dal colore rosso arancio e lucentezza adamantina, raccolto in Siberia. Tra i fosfati (classe 7) si può osservare un delicato aggregato di Gesso (Vezzano sul Crostolo, cristalli prismatici di apatite [Ca5(PO4)3(OH,F,Cl)] della Sassonia Reggio Emilia)
(Germania nord-occidentale), ed alcuni esemplari di piromorfite [Pb5(PO4)3Cl] dal colore verde chiaro e dal caratteristico abito a barilotto (botroidale). I silicati (classe 8 ) sono i minerali più diffusi e abbondanti della crosta terrestre e rappresentano i componenti mineralogici più importanti e diffusi di molti tipi di roccia. L’unità fondamentale del loro reticolo cristallino è il tetraedro “SiO44-“, la cui diversa distribuzione spaziale dà origine a diverse famiglie di silicati: Nesosilicati, Ciclosilicati, Inosilicati, Fillosilicati, Tectosilicati. Osservando la vetrina di metallo del corridoio B, colpisce l’incredibile varietà di forme, di colore, di lucentezza ecc., delle diverse specie silicatiche esposte. La sottile trasparenza della muscovite, la lucentezza sericea del talco, la fibrosità dell’amianto, l’azzurro della cianite, l’inusuale colore violetto del diopside con manganese (violana), la forma curiosa della sepiolite o schiuma di mare, sono alcune delle caratteristiche visive che suscitano l’ammirazione e lo stupore di chi le osserva.

Blenda con Sfalerite e quarzo (Boemia, Repubblica Ceca)
Antimonite (Ungheria)
Salgemma (Sicilia)
Hauerite (Raddusa, Sicilia)
Quarzo con rutilo (Delfinato, Francia)
Pirolusite (Mokadam, Egitto)

 

Malachite (Urali, Russia)
Celestina (Girgenti, Sicilia)

[portfolio_slideshow]