Carte e plastici in dettaglio

Raccolta di plastici geologici topografici a colori, di fattura ottocentesca

L’antica origine di “Gemma 1786”, come collezione di minerali e di rocce provenienti dalle colline modenesi, risale al 1786. In seguito, durante la Direzione di Pietro Doderlein (1839-1862), il Museo fu ampliato con altre due sezioni: una puramente Geologica e l’altra Topografica; fu infatti lo stesso Doderlein a redigere la prima Carta Geologica delle Provincie di Modena e Reggio Emilia.
L’attuale Museo, come per ripercorrere le sue antiche origini e per valorizzare il notevole patrimonio cartografico in suo possesso, si è di nuovo dotato nel 2005 di una sezione cartografica. Scopo della nuova sezione espositva è quello di illustrare con carte antiche, storiche o recenti, con carte tematiche o topografiche e con pannelli esplicativi, quanto e come la Cartografia si sia evoluta nel tempo e con essa quanto si siano trasformati i territori comunale, provinciale e regionale.

Plastico ottocentesco che riproduce l’isola d’Ischia (Napoli, Campania)

Il percorso cartografico comincia all’interno della Sala di Rappresentanza dove sono esposti esempi di carte di notevole valore scientifico, oltre che storico e artistico: la Carta Geologica delle Provincie di Modena e Reggio Emilia del Doderlein (1868), orientata con il sud verso l’alto della figura, a differenza di come solitamente viene rappresentato un territorio; ed una serie di plastici geologico-topografici a colori, di pregevole fattura, che consentono un’immediata lettura delle aree rappresentate. Gran parte di queste ultime 11 opere sono state eseguite da Amedeo Aureli tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento e raffigurano aree e isole italiane legate a manifestazioni vulcaniche.
La cartografia costituisce uno strumento fondamentale di lavoro e di conoscenza per il geologo, oltre che, spesso, il risultato finale del suo lavoro, riassuntivo di tutti i dati e le informazioni raccolte durante la sua attività di rilievo sul terreno e l’elaborazione degli stessi in laboratorio. La sezione cartografica esposta lungo il Corridoio C risulta composta da carte antiche e storiche (di cui il Dipartimento di Scienze della Terra custodisce un interessante archivio), da bozze di carte realizzate direttamente dal geologo rilevatore, da diversi prodotti cartografici tematici le cui tecniche di rappresentazione si sono evolute negli anni a livello nazionale, sino agli ultimissimi elaborati editi dalla Regione Emilia-Romagna e realizzati in collaborazione con ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra del nostro Ateneo.
Il percorso è completato da una serie di pannelli esplicativi illustranti i principi generali della Cartografia e le nuove frontiere di questa disciplina.